Allevamento Drago Barbuto

COME ALLEVARE LE POGONA VITTICEPS

Prima di arrivare a scrivere queste pagine ho studiato, ho avuto modo di parlare con molti allevatori nonchè con molti colleghi veterinari con comprovata esperienza nell’ambito dei rettili.
Infine, gli anni di detenzione di questi splendidi animali, tra gioie e dolori, mi hanno insegnato tanto.

In questa sezione quindi, descriverò la mia ‘routine’ con le mie Pogona vitticeps, come anche i principi sui quali baso le mie scelte.

ALIMENTAZIONE

Ritengo importante che le mie pogona abbiano una dieta quanto possibile varia e completa. Per questo utilizzo diversi vegetali e cibo vivo, integrando con calcio e multivitaminici.

La DIMENSIONE dell’alimento che offriamo ai nostri animali deve essere adeguato, per evitare di causare problemi che possono portare alla morte. Questo vale soprattutto (ma non solo!) in età giovane, in quanto è più facile che ci siano problemi di occlusioni intestinali.

Per misurare la grandezza adatta, si tiene conto della distanza tra gli occhi del vostro animale.

Baby <30gr

Neanide

 Giovane ±100gr

Medio

 Adulto >250gr

♂ Adulto

Per i piccoli la dieta consiste per il 70% di cibo vivo e per il 30% di vegetali. Offro loro vegetali tutti i giorni, e cibo vivo 2 volte al giorno fino al raggiungimento di 100gr, poi una volta al giorno fino ai 250gr.

Per gli adulti invece solo il 30% di cibo vivo ed il 70% di vegetali. Anche a loro i vegetali ogni giorno, e cibo vivo solo 3 volte a settimana (Lunedì-Mercoledì e Venerdì).
Vegetali:
Ogni mattino, faccio un misto di verdure per le mie pogona, quanto più vario possibile, ma mantenendo sempre come alimenti ‘Base’: Rucola – Songino (Valeriana) e Radicchio rosso.
A questi aggiungo alternando: Carota – Peperone – Fragola – Zucchine ed altri più sporadicamente.

Cibo Vivo:
Di base utilizzo un mix giornaliero di: Dubia – Lateralis – Hermetia
Ocasionalmente offro: Grilli – Tarme della farina – Kaimani – ​Bachi da seta – Camole del miele.

Integrazione:
Spolvero sia vegetali che cibo vivo con Calcio Carbonato 5 giorni a settimana, con Calcio+D3 2 volte a settimana, e con un mix multivitaminico una o due volte al mese.

​​STABULAZIONE:
La stabulazione dei miei animali cambia in base all’età e alla dimensione, come anche al sesso.

CO-ABITAZIONE:

– ​NON si deve mai far co-abitare animali di taglia diversa! Seppur della stessa specie, un animale più grande vedrà un piccolo come preda.
– Tra i piccoli non è inusuale, anche se della stessa schiusa, che la crescita non sia omogenea. In questo caso si dovranno creare sempre gruppi della stessa taglia, per evitare che i fratelli più grandi intimidiscano i piccoli, che smetterebbero di alimentarsi.
– Man mano che crescono, oltre a suddividerli per taglia, si dovrà tener conto del sesso.
NON SI POSSONO MAI STABULARE DUE MASCHI ADULTI NELLO STESSO TERRARIO! Si scontrerebbero ferocemente, portandosi gravi lesioni se non peggio!!!!
– Un maschio può co-abitare con 2 o 3 femmine SOLO SE lo spazio è sufficiente, e non ci sono problemi nella convivenza. In alcuni casi, soprattutto nel periodo riproduttivo, alcuni maschi sono molto aggressivi con le femmine, stressandole eccessivamente. Sarà opportuno quindi separare gli animali. E’ consigliato separarli anche durante la deposizione.
– Le femmine di solito si riescono a stabulare insieme, se della stessa taglia e lo spazio è sufficiente. In alcuni casi però, alcune potrebbero essere eccessivamente dominanti sulle altre, non lasciandole mangiare o fare basking. Anche in questo caso si devono separare gli animali.
QUARANTENA:

Se comprate un nuovo animale, questo dovrà essere sottoposto ad un periodo di quarantena prima di immetterlo nel terrario con altri ‘inquilini’, per accertarsi del suo stato di salute. Anche perché lo stress di trasporto spesso causa una maggiore escrezione di parassiti intestinali. Si dovrà quindi effettuare una visita veterinaria e due esami delle feci a distanza di tre settimane (periodo minimo di quarantena). ​

​NEONATI:

– Lascio i neonati nel contenitore di incubazione fin quando non si riassorbe il sacco vitellino.

– Li stabulo in contenitori Samla ikea 39x28x11, con coperchio adattato in rete, per un massimo di 3 neonati per vasca.

– Substrato: nei primi giorni utilizzo carta assorbente, che inumidisco un paio di volte al giorno.

– Illuminazione: spot ed neon UVB, che rimangono accesi per 12-14 ore al giorno.

– Arredamento minimo: Metto solo una pietra nel punto basking.

– Alimentazione: offro loro vegetali, tagliati finemente e spolverati con calcio, già dal primo giorno di vita (anche se difficilmente la mangiano da subito). Più volte al giorno offro neanidi di blatte lateralis, di dimensione adatta, sempre ben spolverate.
– Faccio un bagnetto a settimana, in pochi millimetri di acqua tiepida (il livello non supera le scapole), per qualche minuto. Questo da loro la possibilità di re-idratarsi ed aiutare con la muta.​

PICCOLI:

– Terrari di 75x50x40cm oppure terrari più grandi divisi in spazi analoghi, dove ospitare un massimo di 5-6 baby.

– Come substrato utilizzo il linoleum o carta da giornale.

– Aggiungo all’arredamento dei tronchi di legno e ciotoline per i vegetali.

– Aggiungo alla dieta: neanidi di Dubia come anche microlarve di Hermetia.

– I bagnetti li faccio una volta ogni due settimane.

GIOVANI:

– Raggiunti i 40-50gr, utilizzo terrari da 100x60x40 per un massimo di 6 giovani.

– Bagnetto una volta al mese.

ADULTI:

– Terrari da 130x60x40 per un massimo di 4 femmine.

– I maschi vengono stabulati singolarmente in terrari da 100x60x40

– Saltuariamente aggiungo alla dieta Camole della farina, Kaimani, camole del miele, bachi da seta.

ROUTINE:

GIORNALIERA:

Gli orari variano in base al periodo, in quanto variano le ore di luce.

Questa è una rappresentazione degli orari invernali.

7:00 – Accensione lampade riscaldanti

8:00 – Accensione Neon UVB/A

8:30 – Verdure spolverate con calcio Carbonato*

12-13:00 – Mix di cibo vivo spolverato con calcio Carbonato*

16:00 – Spegnimento Neon UVB/A

17:00 – Spegnimento lampade riscaldanti

(*Oppure Calcio con D3 il Mercoledì ed il Venerdì.)

Inoltre, appena ho un secondo in casa, cerco di rimuovere le feci, controllo qualche

temperatura, e spruzzo le silkback con Acqua o Repti-Shedding Aid.

SETTIMANALE:

La Domenica è un giorno sacro per me. E’ il giorno in cui riesco a dedicare più tempo ai miei

animali, e quindi fare tutte quelle cose che durante la settimana non sempre riesco.

Tra queste:

– Pulizia delle teche.

– Annotazione Peso di ogni pogona.

– Controllo/cambio gli orari di luce.

– Cura delle Blatte: Separazione Adulte/Neanidi; cibo/acqua;

MENSILE:​

1.  Pulizia a fondo dei terrari:

Metto la/le pogona del terrario in questione a bagno, e intanto pulisco la teca:

– Rimuovo tutte le ciotole, e le metto a bagno con Amuchina diluita con Acqua (rapporto 1:10);

– Rimuovo i legni e le rocce, le spruzzo con amuchina diluita, risciacquo, e lascio asciugare.

– Aspiro con aspirapolvere dedicata;

– Spruzzo Amuchina diluita con Acqua;

– Risciaquo;

– Asciugo;

– Passaggio con vapore.

Ci impiego circa 15 minuti per terrario, evitando quindi di lasciare le pogona a bagno troppo a lungo. Quindi le

asciugo e le ripongo nel terrario. Dopodichè riscacquo per bene le ciotole prime di rimetterle nel terrario.

2.  Pulizia a fondo dei contenitori delle blatte: una volta fatta la separazione, pulisco nella stessa maniera che utilizzo per i terrari.

SEMESTRALE:

– Esame delle feci a tutte le pogona (vedi “orari di luce”).

ORARI DI LUCE:

Per semplificare, faccio incominciare il ciclo all’inizio della stagione riproduttiva, che da me parte in Marzo, con 10 ore di luce.

– Inizio Marzo: 10 ore di luce. Effettuo un’esame delle feci prima di fare accoppiamenti.

– Inizio Maggio: incomincio ad aumentare le ore di luce in base anche alla temperatura ambientale.

– A Luglio: arrivo a 14 ore di luce.
Da Giugno ad Agosto, adulti e sub/adulti saranno esposti alla luce solare quanto più possibile

(tempo permettendo).

– A Settembre: incomincio a diminuire le ore di luce di un’ora a settimana.

Effettuo inoltre un esame delle feci.​

In caso di positività: Trattamento e ripetizione delle analisi dopo 3 settimane​

– A Ottobre: 10 ore di luce, che rimarranno invariati per tutti gli animali di peso <250gr, fino all’inizio

del nuovo ciclo.

Per gli animali invece che faranno la Bruma​​​​​​ (solo quelli con peso >250gr), continuerò a diminuire

le ore di luce solo in caso di negatività dell’esame delle feci a parassiti intestinali.

– Inizio Novembre:​ diminuisco ogni settimana di mezz’ora, fino ad arrivare a ​​8 ore​​​​​​​ ​di luce.
ATTENZIONE: A metà novembre smetto di alimentare l’animale completamente,
e mi assicuro che defechi prima di spegnere tutte le luci.

– Inizio Dicembre: spengo tutto e ‘buonanotte’ per 6-8 settimane.

Ogni settimana controllo il peso degli animali; in caso di perdite eccessive, effettuo un risveglio

‘accelerato’, seguito da visita veterinaria.

Se invece tutto è andato bene:

– Inizio Febbraio: risveglio con 6 ore di luce, aumentando ogni settimana di un’ora.

Inizio del nuovo ciclo…

RIPRODUZIONE:

La scelta dei miei riproduttori avviene in primis in base alla loro salute. Se non sono convinto che stanno bene, evito di fare riprodurli.

Dopodiché le mie scelte si basano sul colore e la genetica degli animali.

Usciti quindi dalla brumazione, gli animali saranno pronti alla riproduzione.

Faccio risvegliare i miei animali da soli, per controllarli singolarmente prima di farli accoppiare. Se a inizio Marzo tutto è andato bene, metterò insieme il maschio con una o più femmine, e lascio fare alla natura.

Se il maschio non è troppo dominante o aggressivo con le femmine, lo lascio con loro fino a quando queste non incominciano a dare segni di scavi intensi. A questo punto sposto la femmina in un terrario di deposizione (dopo circa 2 settimane).

Quì, oltre all’arredo normale, metto una vasca di deposizione (Samla ikea 39x28x11), coperta per metà, con al suo interno sabbia di fiume setacciata e passata in forno per sterilizzarla. La tengo umida spruzzandola 2 volte al giorno.

In questo periodo alimento la femmina con cibo vivo ben spolverato ogni giorno, aggiungendo alla dieta normale bachi da seta e qualche camola del miele. Inoltre ogni tanto la abbevero con acqua e calcio gluconato, usando una siringa e lasciando gocciolare davanti al muso. Se ne vuole lascio bere a volontà fin quando non smette.

Al momento della deposizione (circa 30 giorni post accoppiamento) cerco di essere presente, ma comunque punto una webcam sul terrario per controllare (anche a distanza) come procede, senza darle fastidio. Aspetto che finisca, e poi rimuovo la vaschetta e vado alla ricerca delle uova.

La femmina rimane da sola per qualche giorno post deposizione, per alimentarla bene e controllarla, per poi passare di nuovo nel gruppo.

INCUBAZIONE:

​ Tolta la vaschetta di deposizione, inizia la ricerca delle uova. Non è sempre facile trovarle, in quanto sono abilissime a nasconderle… Per evitare di danneggiare le uova, sposto delicatamente la sabbia, e appena ne scovo uno, utilizzo un pennello per ‘liberarlo’. Contrassegno il verso con un pennarello, e lo sposto nella vaschetta di incubazione.

Sinceramente quest’anno utilizzerò 3 metodi diversi di incubazione: Vaschetta con vermiculite/Acqua (rapporto 1/1) senza fori, vaschetta con misto vermiculite/perlite/acqua (rapporti 1/1/a necessità) con fori, e box da incubazione a sospensione. Vi farò sapere quale mi convince di più.

Utilizzo incubatrici ‘fai da te’, con box di polistirolo (o lastre unite tra loro), un cavetto riscaldante, ed un buon termostato.

Faccio incubare a 29-30 gradi, e aspetto le schiuse (circa 65-70 giorni dopo)…

Il ciclo riprende =)​

Mi rendo conto che sembra tanto da apprendere tutto in una volta. Non vi preoccupate, affronterete i diversi momenti uno per volta. In ogni caso, per qualsiasi dubbio o incertezza, non esitate a Contattarmi.

SALUTE UMANA

Tutti gli animali possono essere portatori di malattie note come Zoonosi. Malattie quindi che possono essere trasmesse all’uomo. I rettili, nello specifico, possono quindi portare con loro batteri o virus innocui (o quasi) per loro, ma che potrebbero, se non prese le precauzioni adatte, portare seri problemi all’uomo.

Uno di questi (e quello poi più noto), è la Salmonella. Un batterio che si crede viva nell’intestino del 90% dei rettili, senza causare malattia, ma essendo espulso con le feci, risulta essere un possibile rischio per il proprietario.

Detto questo, non c’e’ da allarmarsi. Bastano poche regole igieniche basiche per evitare di contrarre gran parte di queste malattie.

– Prima di tutte: LAVARSI BENE LE MANI con acqua e sapone, ogni qual volta si tocca un animale, si pulisce la sua teca, o si ha a che fare con esso.

– EVITARE il contatto con questi animali a bambini molto giovani, anziani, donne gravide, e qualsiasi persona abbia qualche forma di immunodeficienza. Infatti queste persone vengono considerate a maggior rischio di contrarre una zoonosi, in quanto il loro sistema immunitario è già compromesso o insufficientemente sviluppato per combattere anche lievi insulti.

– Tenere il terrario pulito, disinfettare e fare una pulizia a fondo almeno una volta al mese (possibilmente con l’uso di vapore).

Non vorrei allarmarvi con questa mia introduzione, sinceramente detengo rettili da quando avevo 12 anni, e conosco molte persone che sono nate in casa con molti moltissimi rettili, e nessuno ha mai avuto problemi del genere. MA, considero essenziale essere informati sulle possibili problematiche che si possono riscontrare.

SALUTE DELL’ANIMALE

– E’ importante far visitare regolarmente il vostro Drago Barbuto da un veterinario esperto in rettili. In queste occasioni è consigliabile effettuare anche l’analisi delle feci.

– Le feci devono essere rimosse quotidianamente, per evitare imbrattamenti.

– Seppur uno dei rettili più docili con l’uomo, tutti i maneggiamenti possono essere causa di stress. E’ opportuno quindi maneggiare i Draghi il minimo possibile e solo quando necessario. ​

Se non conoscete un veterinario esperto in rettili vicino a voi, vi propongo di visitare la lista creata da ‘Sanguefreddo.net’, che li elenca in base alla regione.

Vediamo come meglio preparare un terrario per l’arrivo del nostro nuovo Drago Barbuto.

Iniziamo col fatto che seppur molto belli esteticamente, gli acquari NON sono adatti a stabulare questo tipo di animali. Avremmo quindi bisogno di un terrario che possa trattenere il calore al suo interno, che sia fornito delle fonti luminose adatte, e dove ci sia un riciclo di aria corretto. Per fare tutto questo, il legno è il materiale più adatto.

Ci sono veramente tanti privati e aziende che producono terrari già pronti, come anche molto piacevoli esteticamente. Se però come me, vi piace lavorarci sopra, curare ogni dettaglio nel modo che preferite, dando spazio anche alla vostra creatività, spero vi sia utile questo mio approccio.

Prima di incominciare, teniamo conto delle dimensioni minime che ci serviranno,

tenendo conto del numero di animali che dobbiamo stabulare:

– per un singolo animale adulto: 100x60x40cm

– per una coppia adulta: 120x60x40cm

Bene, adesso incominciamo con il materiale che ci servirà per costruirlo.

​Legno:

E’ preferibile il multistrato di pioppo, di almeno 1,5cm di spessore,

per poter trattenere il calore all’interno della teca.

Fori di areazione:

Sarà importante il posizionamento dei fori di areazione, per evitare un ristagno di gas pesanti (come l’anidride carbonica), e favorire un flusso d’aria nel terrario, senza perdere calore.

Per fare ciò, effettuo due (o più) fori per lato, di 7cm di diametro. Dalla parte della luce/basking li posiziono in basso e nella parte posteriore. Mentre sul lato opposto li posiziono in alto e in avanti. In questo modo il riciclo di aria e’ costante e senza dispersione di calore.

Vernice:

Sul legno si dovrà dare una mano di impregnante ad acqua, per rendere il legno facilmente pulibile e disinfettabile. Poi se si vuole si può passare della vernice sempre ad acqua. Io preferisco mettere la vernice bianca, per aumentare la  luminosità dei terrari.

Una volta verniciata la struttura, si dovranno preparare le luci, i legni da mettere all’interno e la pietra per il basking.

LUCI:

Basking:

Ci servirà uno ‘spot’ che faccia arrivare un punto della teca ai 45°C (zona basking). Sotto questo spot verrà messa la pietra, che accumulerà calore e aiuterà la pogona nella digestione.

Personalmente, più che cambiare la lampadina con diversi wattaggi (per aumentare o diminuire la temperatura) ho scelto di mettere dei semplici Dimmer, che diminuiscono l’intensità di luce, e di calore che emanano.

UVB:

Ci sono varie tipologie di lampadine che emettono UVB.

Le classiche Compatte (a torciglione per intenderci) e i Neon.

Preferisco i Neon per terrari di queste misure, per poter dare la possibilità all’animale di ricevere questi ‘raggi’ in tutto il terrario (con le compatte l’emissione è molto poca ai lati).

Attenzione però, che anche i neon, non hanno nessuna efficacia oltre i 30cm. Questo vuol dire che se i vostri terrari sono più alti, dovrete dare la possibilità ai vostri animali (tramite rami e rocce) di avvicinarsi al neon per usufruire dei raggi UVB.

Messe anche le luci, montiamo il tutto.

Ci serviranno poi: guide per i vetri, vetri.

Alla fine metteremo il tappetino di linoleum e l’arredamento.

Personalmente, per motivi igienici e di praticità, ho scelto di non mettere sfondi rocciosi ai terrari. Ma volendo fare una cosa fatta bene, con del semplice polystirene, colla per mattonelle, e una bella vernice/impregnante ad acqua, si fanno dei lavori bellissimi a costo contenuto.

Per i piccoli fino ai 50gr circa, sarà invece necessario creare degli spazi più piccoli, per facilitarli nella caccia.

Le dimensioni necessarie saranno quindi:

– Per un massimo di 5 piccoli: 50x60x40cm

In questo caso preferisco utilizzare pannelli di Truciolare Laminato (melamina), in modo che sia ancora più facile la pulizia e la disinfezione.

Ecco una carrellata di foto che mostrano tutti i passaggi.