Genetica spiegata

Quando invece si parla di morph, ci sono delle regole ben precise, che ci indicano cosa nascerà dall’accoppiamento dei genitori. Si tratta di caratteri genetici che seguono le leggi di Mendel, quindi parleremo di caratteri Dominanti, Co-dominanti e Recessivi.

Per semplificare moltissimo:

  • Carattere Dominante: Si manifesta visivamente sia in Eterozigosi che in Omozigosi.
  • Carattere Co-Dominante: Si manifesta visivamente sia in Eterozigosi che in Omozigosi, insieme al carattere dominante.
  • Carattere Recessivo: Si manifesta visivamente solo in omozigosi. Gli eterozigoti non manifestano visivamente il gene, ma ne sono portatori (comunemente indicati con la sigla “HET”).

Prima di tutto facciamo alcune considerazioni per capirci meglio in seguito (sempre semplificando all’estremo).
Genotipo: Corredo genetico di un’organismo. Caratteristica NON visibile ad occhio nudo.
Fenotipo: Espressione morfologica (visibile ad occhio nudo) del genotipo.
Prendiamo in considerazione un gene generico che chiameremo “G”. La sua forma dominante viene scritta in maiuscolo (“G”), mentre la forma recessiva in minuscolo (“g”). Tenendo in conto che ogni animale presenta due geni per ogni carattere, parleremo di un animale come:
Omozigote: quando entrambi i geni sono ‘uguali’ (quindi “GG” indica un omozigote dominante, mentre “gg” indica un omozigote recessivo).
Eterozigote: quando i geni sono ‘diversi’ (quindi Gg)

Con questi concetti chiari, facciamo alcuni esempi di trasmissione di geni nella prole, effettuando il calcolo mediante il quadrato di Punnet.
(“Ilquadrato di Punnettè unideato dale utilizzato inper determinare la probabilità con cui si manifestano i diversiderivati dall’incrocio di diversi.” Wikipedia).

Teniamo però conto che questi calcoli ci danno un’idea teoricadi quanto accade. Sono calcoli probabilistici, che non si avverano nella pratica quotidiana (per chiarire il concetto, è vero che se ho 10 figli 5 dovrebbero essere femmine e 5 maschi, ma come tutti sappiamo, questo non sempre accade).

Prendiamo in considerazione l’accoppiamento di due animali omozigoti per il gene G:

Padre: GG
Madre: GG

PADRE G G
MADRE
G GG GG
G GG GG

Questo schema ci indica che il 100% dei piccoli nasceranno Omozigoti Dominanti per il gene G.

Adesso prendiamo in considerazione l’accoppiamento di un animale omozigote dominante con un animale eterozigote per il gene G:

Padre: GG
Madre: Gg

PADRE G G
MADRE
G GG GG
g Gg Gg

Questo schema ci indica che il 50% dei piccoli nasceranno Omozigoti Dominanti per il gene G, mentre il restante 50% nascerà Eterozigote per lo stesso gene.

Accoppiando due animali eterozigoti per il gene G.

Padre: Gg
Madre: Gg

PADRE G g
MADRE
G GG Gg
g Gg gg

Questo schema ci indica che il 50% dei piccoli nasceranno Eterozigoti per il gene G, il 25% nascerà Omozigote Dominante mentre il restante 25% nascerà Omozigote Recessivo.

Accoppiando un animale omozigote recessivo con uno eterozigote.

Padre: gg
Madre: Gg

PADRE g g
MADRE
G Gg Gg
g gg gg

Questo schema ci indica che il 50% dei piccoli nasceranno Omozigoti Recessivi, mentre il restante 50% nascerà Eterozigote.

Infine, accoppiando due animali omozigoti recessivi.

Padre: gg
Madre: gg

PADRE g g
MADRE
g gg gg
g gg gg

Questo schema ci indica che il 100% dei piccoli nasceranno Omozigoti Recessivi per il gene G.

A questo punto, a seconda che il carattere che stiamo valutando sia Dominante o Recessivo, possiamo capire quale accoppiamento fare, in modo tale che nei nascituri sia presente anche visivamente (fenotipicamente).

Partendo dal fatto che l’ancestrale (quindi la presenza di spine, di ocelli, di pattern, etc) è il carattere ‘Dominante’ in assoluto, possiamo capire come funzionano e come si manifestano i Morph.
Se prendiamo in considerazione un carattere Dominante (per esempio il Dunner), possiamo capire che esso si manifesta visivamente sia in omozigosi che in eterozigosi. Quindi basta che un genitore sia Dunner, che nelle nascite si avranno dei piccoli Dunner.
Considerando invece il carattere Dominante Leatherback, dobbiamo considerare che esso si manifesta solo in eterozigosi, in quanto in omozigosi si ha la ‘superforma’, che corrisponde al Silkback.

Se vogliamo prendere in considerazione invece un carattere recessivo, dobbiamo tenere conto che si manifesta visivamente solamente in omozigosi recessiva (quindi nella forma “gg”).

Prendiamo quindi come esempio il carattere dell’ipomelanismo. Solo animali omozigoti recessivi per questo gene manifesteranno le caratteristiche visive di cui abbiamo parlato (unghia bianche/incolore e diminuzione della pigmentazione nera). Gli eterozigoti invece, anche se portatori del gene, non sono visivamente riconoscibili.
In questo caso, gli omozigoti dominanti, non presenteranno la mutazione, e saranno tutti “ancestrali”.

Facciamo ancora un passo avanti, superando la fase teorica e entrando in quella pratica.
Alcune volte ci ritroveremo davanti alla scritta “Poss. Het” (possibile eterozigote). Spesso inoltre viene specificato se “50% Het” oppure “66,6% Het”.
Non è subito facile capire cosa si intende con queste scritte, soprattutto se si considera solamente il quadrato di Punnet. Quest’ultimo ci potrebbe trarre in inganno, pensando che si parla di percentuale di nascita. Non è così.
Le due diciture sopra menzionate, si riferiscono alla probabilità che un animale sia effettivamente eterozigote (per un carattere recessivo).

Vediamolo in pratica:

Consideriamo sempre il carattere recessivo dell’Ipomelanismo, dando al gene la lettera “h”.
Da notare che in questo caso non esisterebbe la forma dominante (“H”) del gene. Quindi il gene dominante in questo caso rimane l’Ancestrale (al quale daremo la lettera “A”).

La prima dicitura “50% HET”, si riferisce a un accoppiamento del genere:
Padre: Ah (quindi portatore del gene “h”, che però non manifesta visivamente in quanto eterozigote).
Madre: AA (Ancestrale, non porta il gene “h”)

PADRE A h
MADRE
A AA Ah
A AA Ah

In questo caso, secondo il calcolo, avremo sì che il 50% dei piccoli nati saranno eterozigoti come il padre. Ma non potendoli riconoscere visivamente, al 100% dei piccoli nati verrà data la dicitura “50% Het”.
Questo indica la probabilità che un piccolo ha di essere in effetti eterozigote. Essendo che visivamente tutti i piccoli saranno “Ancestrali”, la suddetta dicitura indica solamente che il piccolo in questione ha un 50% di possibilità di essere eterozigote per il gene dell’ipomelanismo (quindi “Ah”).

L’unico modo per comprovare che in effetti si tratta di un eterozigote, sarà farlo accoppiare con un animale Omozigote recessivo (quindi “hh”), e osservare i nascituri:
Padre: Ah
Madre: hh

PADRE A h
MADRE
h Ah hh
h Ah hh

In questo caso, avremo che alcuni dei nati saranno omozigoti recessivi, e quindi manifesteranno le caratteristiche dell’ipomelanismo.
Il resto invece saranno sicuramente eterozigoti per il carattere (100% Het), in quanto dalla madre ricevono in ogni caso, e solamente il gene “h”.

Per quanto invece riguarda la dicitura “66% Het”, saremo di fronte a un’accoppiamento del genere:
Padre: Ah
Madre: Ah

PADRE A h
MADRE
A AA Ah
h Ah hh

In questo caso, avremo alcuni dei nascituri omozigoti recessivi (ipomelanistici). Ma tutti gli altri, visivamente, saranno “Ancestrali”.
Questi prenderanno tutti la dicitura “66% HET”, in quanto hanno più probabilità di essere effettivamente eterozigoti rispetto a quelli dell’accoppiamento visto prima (Ah x AA), ma anche in questo caso non sarebbero riconoscibili come tali.

Per fare un’esempio ‘pratico’:
Scegliendo un piccolo a caso da un’accoppiamento Ah x AA, avrò il 50% di probabilità che esso sia Eterozigote.
Scegliendo un piccolo (visivamente ancestrale) a caso da un’accoppiamento Ah x Ah (quindi tolti gli hh), avrò il 66% di probabilità che esso sia eterozigote.
Scegliendo un piccolo (visivamente ancestrale) a caso da un’accoppiamento Ah x hh oppure da un’accoppiamento AA x hh, ho la sicurezza al 100% che quest’ultimo è eterozigote.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *