Cibo Vivo Ci sono tantissime schede di allevamento di tutti i tipi di cibo vivo che si possono utilizzare per i Draghi Barbuti. Qui elenco i metodi che hanno funzionato meglio per me, citando la fonte da dove ho preso le informazioni necessarie (apportando le modifiche che ritenevo necessarie per il mio caso). Tenete conto che mi piacciono le cose molto pratiche e funzionali, quindi tutti i metodi da me utilizzati sono semplici, pratici e veloci. Se dovessi trovare metodi più efficaci, aggiornerò questa sezione, in caso contrario mi sembra ci siano abbastanza informazioni sui tantissimi siti che esistono. Per maggiori informazioni guardate sotto LINK UTILI per vedere le schede che ho citato. Personalmente ho incominciato alimentando Pedro con Grilli e qualche Tarma della farina. I grilli, per quanto prolifici, sono più laboriosi quanto riguarda la riproduzione, ho quindi optato ad eliminarli, ed incominciare con le Blatte: Dubia e Lateralis. Molto più facili da gestire e riprodurre. Quanto alle Tarme della Farina, l’inizio può sembrare fallimentare, ma presto sono stato invaso da migliaia di Tarme, che non smettono da mesi di riprodursi col minimo sforzo! Sono anche riuscito a riprodurre i Kaimani, ma è abbastanza lunga come cosa, anche se una volta iniziato ne ho avuto anche fin troppi! Ho provato anche la riproduzione dei Bachi da Seta… Diciamo solo che preferisco ogni tanto comprarli già pronti! Da poco ho iniziato a riprodurre le Hermetia Illucens e le Camole del Miele. Vi farò sapere più avanti come e procede e se funziona il metodo che sto utilizzando. BLATTE BLAPTICA DUBIA In assoluto la mia preferita. Nutriente, prolifica, non scala le superfici lisce. Difficilmente scappano dai terrari, e se lo fanno, sono abbastanza lente da poterle acchiappare subito. Tutte le mie pogona le mangiano con voracità. Se si vuole utilizzare le Dubia solamente come cibo, senza riprodurle, bastano: Materiale: – Contenitore in plastica a pareti alte, di dimensione adatta alla colonia. (Dimensioni di riferimento: Samla da 45L – fino a 500 Dubia adulte) – Cartoni delle uova. – Vaschette per alimenti. Colonia: Calcolate quante ve ne servono in base all’età e la dimensione del vostro animale: – Adulti: 3-4 blatte adulte 3 volte a settimana. – Sub-adulti: 3-4 blatte medie ogni giorno. – Piccoli: Neanidi a volontà, 1-2 volte al giorno. Cibo (possibilmente tritato): – Crocchette per cani o gatti in accrescimento – Cibo secco per pesci – Calcio Idratazione: – Vegetali – Aqua crystals Preparare il contenitore con i cartoni delle uova e le vaschette per il cibo e l’idratazione. Introdurre la colonia. Fare in modo che nel contenitore si arrivi ad avere una temperatura di 28-30 gradi. Cambiare i vegetali ogni paio di giorni, evitando che si formino muffe. Se invece volete crearvi la vostra colonia riproduttiva, cliccate QUI. BLATTA LATERALIS Una blatta che personalmente non mi piace (troppo veloce, scappa più facilmente… brrr), ma che è veramente esageratamente prolifica, la più adatta (in dimensione giusta) per i piccoli appena nati, stimola la caccia e che alla fine, fa tutto da sola! Materiale: – Contenitore in plastica a pareti alte, di dimensione adatta alla colonia. (Dimensioni di riferimento: Samla da 45L – fino a 1000 Lateralis adulte;) – Cartoni delle uova. – Vaschette per alimenti. Colonia: Calcolate quante ve ne servono in base all’età e la dimensione del vostro animale: – Adulti: 15-20 blatte adulte 3 volte a settimana. – Sub-adulti: 10-15 blatte adulte ogni giorno. – Piccoli: Neanidi e blatte medie a volontà, 1-2 volte al giorno. Cibo (possibilmente tritato): – Crocchette per cani o gatti in accrescimento – Cibo secco per pesci – Calcio Idratazione: – Vegetali – Aqua crystals Preparare il contenitore con i cartoni delle uova e le vaschette per il cibo e l’idratazione. Introdurre la colonia. Fare in modo che nel contenitore si arrivi ad avere una temperatura di 25-30 gradi. Cambiare i vegetali ogni paio di giorni, evitando che si formino muffe. Per riprodurle non servirà nient’altro. Se lasciate qualche centinaio di adulti nella vasca, a queste temperature, per qualche mese, presto vedrete emergere dalle ooteche le piccole neanidi. Se poi avete necessità delle neanidi per i piccoli, semplicemente rimuovete le ooteche dal conenitore, mettetele in uno più piccolo, ed incubatele a 30-31 gradi. Nel giro di 10 giorni si saranno schiuse centinaia di neanidi che potrete utilizzare. GRILLI Largamente utilizzati come cibo vivo, per la facile reperibilità ed il costo contenuto. Li ho utilizzati per vari mesi, provando la riproduzione, ma ho scelto di usarli solo saltuariamente (in occasione di fiere etc), in quanto: sono più laboriose sia nella riproduzione che nell’allevamento, fanno rumore TUTTO il giorno (cosa piacevole a volte, ma dopo tante ore… beh, stanca!), e le ritengo di minor valore nutritivo che le blatte. In ogni caso, se volete cimentarvi, anche per loro basta il classico contenitore Samla Ikea da 45L, i portauova, vaschette per l’alimentazione e l’idratazione (devono pero essere bassi per dare la possibilità ai grilli di entrare). Il cibo è uguale: sempre cibo secco tritato. Unica differenza nei vegetali è che non si può usare la lattuga, che provoca dissenteria e morte dei grilli. Temperature anche per loro intorno ai 28°C. Quanto riguarda la riproduzione, e qui arriva il bello, si dovrà disporre di una vaschetta con Sabbia di fiume dove le femmine possano deporre. Si dovrà umidificare questo substrato un paio di volte al giorno (senza creare ristagni!). Ogni settimana circa, si deve cambiare la vaschetta di deposizione, mettendone una nuova, e ponendo quella vecchia in incubazione a circa 28-32°C. Nel giro di una decina di giorni vedrete i minuscolissimi grillini come dei puntini bianchi che si muovono. A quel punto sarà opportuno creare un contenitore dove allevarli come gli adulti. TARME DELLA FARINA Le tarme della farina sembrano piacere molto alle Pogona, ma sono molto chitinose, e non si devono usare nella dieta base, ma solo ogni tanto e in piccole quantità. Infatti il tratto digerente dei Pogona è molto corto, e la chitina non è digeribile. Queste due cose abbinate fanno si che le tarme della farina, date come dieta base, portino spesso e volentieri ad occlusioni intestinali. Sono comunque molto facili da riprodurre, ed avere una colonia riproduttiva che con pochi accorgimenti andrà avanti all’infinito (ho comprato una singola dose di circa 100gr un’anno fa, e ancora vanno avanti!). Per loro utilizzo dei faunabox bassi. Metto uno strato di circa 3cm misto di: Crusca, Cibo secco per cani tritato, Calcio, Perle d’orzo. Dei cartoni per le uova o il rotolino di cartone della carta igienica (su questi le femmine deporranno le uova). Infine aggiungo ogni tanto delle carote per idratarle. Si lasciano li dentro le camole (aumentando la temperatura si avrà uno sviluppo più veloce, ma anche a temperatura ambiente crescono e si riproducono bene!), che andranno in contro a metamorfosi, diventando crisalidi e quindi coleotteri (adulti). Si possono spostare sia le crisalidi che i coleotteri in contenitori separati, per avere una riproduzione più veloce, ma io preferisco lasciare tutto insieme. Quando i coleotteri saranno morti, si potranno incominciare a notare le prime tarme minuscole. Sono veramente lunghe qualche millimetro, e diametro di un filo… quindi non disperate se tutti gli adulti vi sono morti, e non vedete niente. Lasciate tutto com’è, aggiungete qualche carota (i piccoli ne hanno tanto bisogno) e fra qualche settimana vedrete uno strato di mute in superficie! Sono le migliaia di larve che saranno ormai diventate visibili, ed insaziabili. A questo punto di solito uso un secondo faunabox uguale al primo, utilizzo il coperchio come setaccio, e separo le tarme minuscole da quelle che ormai sono cresciute. Ottengo cosi una colonia riproduttiva e una da utilizzare come cibo, utilizzando solo due faunabox. KAIMANI Anche loro, come le tarme della farina, sono molto chitinosi, quindi da utilizzare sporadicamente ed in piccole quantità. Le loro dimensioni sono notevolmente maggiori a quelli delle tarme, quindi inadatte per i piccoli di Pogona. La riproduzione è abbastanza più laboriosa e lunga. Anche per loro utilizzo i faunabox bassi, lo strato del pastone come substrato, cartoni delle uova, e carote. Necessitano però di temperature intorno ai 26-28 gradi per l’allevamento, e anche maggiori per la riproduzione. Quelle comprate in commercio dicono siano spesso ‘irragiate’ per evitare che diventino adulti, quindi la resa in coleotteri sarà bassa, ma personalmente con 5 adulti ho oggi una colonia di centinaia di kaimani. Per riprodurli però non basta lasciarli nel loro contenitore ed aspettare. Si dovranno scegliere, da quelli comprati, i kaimani più grandi, lucenti e attivi. Si mettono quindi Singolarmente in piccoli contenitori (io uso i contenitori per pellicola fotografica) con un centimetro circa di substrato, e si mettono in incubazione al buio ed a 30-32°C. Dopo 10-15 giorni si nota una posizione ‘a gancio’, che significa che si stanno preparando alla metamorfosi. Qualche giorno dopo, si vedranno le crisalidi, che dopo un’altra settimana diventeranno coleotteri. A questo punto si dovranno mettere in un faunabox allestito come detto prima. Avranno bisogno di un notevole apporto idrico (carote e/o aqua crystal) per rimanere vitali e riprodursi. Anche in questo caso le larve sono microscopiche, ma appena ne scorgete una (dopo circa un mesetto), sarebbe opportuno spostare gli adulti in un ulteriore faunabox se si vuole continuare ad avere schiuse, in quanto gli adulti possono sopravvivere anche svariati mesi, ma le larve possono cibarsi delle uova, quindi non avrete ulteriori nascite. BACHI DA SETA Alimento molto completo, che si potrebbe utilizzare anche quotidianamente, sia come larva che come ‘farfalla’ (nelle pogone adulte). Non richiedono molto per la stabulazione, un semplice contenitore di plastica basso, con rete metallica come coperchio, ben ventilato (l’umidità all’interno deve rimanere bassa). Le temperature di stabulazione, riproduzione ed accrescimento variano. Il cibo (foglie di gelso bianco, o mangime liofilizzato da preparare) deve essere sempre presente se le volete allevarle e riprodurle. Come accennato all’inizio, preferisco ormai non allevarle, ma comprarle solo e solo da dare da pasto ogni tanto, e soprattutto per le femmine gravide o post deposizione, in quanto molto nutrienti, ma di allevamento più complicato. Se volete cimentarvi, vi consiglio la scheda di ‘The Silkworm Store’, che è molto dettagliata. Appena avrò il tempo vedrò di tradurla ed inserirla anche qui. HERMETIA ILLUCENS Sembrano essere le larve miracolose. Molto nutrienti, ricche di calcio ed in buon rapporto con il Fosforo. Piacciono alle pogona, non è necessario spolverarle con il calcio, e sembra che riescano persino a invertire le forme iniziali di MOM (Malattia Ossea Metabolica). Detto tutto questo, la mia esperienza personale è più che positiva con queste larve… La ripresa di Penny credo sia dovuta anche a un’alimentazione giornaliera di Hermetia. Non sono ancora riuscito a riprodurle, anche perché le trovo in grosse quantità a prezzi modici, che mi permettono di comprarle ogni qual volta ne ho bisogno. In ogni caso, ci sto provando, e vi farò sapere se funziona il mio metodo. CAMOLE DEL MIELE Larve estremamente grasse, da utilizzare molto raramente ed in piccole quantità, per evitare di sovraccaricare il fegato dei nostri animali. Sono morbide e piacciono moltissimo alle Pogona. Le utilizzo anch’esse nel post-deposizione, o come ‘contentino’ una volta ogni tanto. Ho appena intrapreso la riproduzione, quindi anche qui vi saprò dire a breve come va e se ne vale la pena.